sabato 30 ottobre 2010

Diritto allo studio: dov'è finito?

Nel 2011 in Italia verranno erogate, agli studenti universitari, borse di studio per un ammontare complessivo di 70 milioni di euro, contro gli attuali 96 milioni, tornando all'incirca ai ivelli del 1998. Francia e Germania spendono ogni anno per il sostegno agli studenti 1 miliardo e 400 milioni di euro, senza distinzioni regionali come invece accade in Italia. Una della regioni italiane più virtuose era il Piemonte, dove quasi la totalità delle domande di borsa di studio veniva evasa. Quest'anno per l'ente per il diritto allo studio sono stati stanziati 25 milioni di euro che caleranno a 6 milioni nel 2011: una miseria! (dati tratti da www.lavoce.info). All'interno di questo quadro drammatico il neo Governatore Cota ha dichiarato che quest'anno le borse andranno in particolar modo a studenti italiani, come se il problema fossero gli studenti stranieri, oltre ad essere un'affermazione che va contro i dettami dell'uguaglianza sanciti dall'art. 3 della Costituzione e incorente con le cifre stanziate. L'Italia dei Valori ritiene che in questo modo si seppellisce il Diritto allo studio e il futuro del Paese. In Parlamento non si sta discutendo di una riforma della scuola e dell'università ma di come ridurre i costi e affossare intere nuove generazioni già penalizzate da altre riforme come quella del mercato del lavoro e delle pensioni. La Germania, definita la locomotiva d'Europa, investe sul futuro dei giovani e del paese, cosa che non avviene all'interno dei nostri confini. Se i nostri conti no ono in ordine si doveva far pagare di più di un misero 4% a coloro che hanno fatto ricorso allo scudo fiscale anzichè penalizzare ancora i giovani studenti. Anche per questo l'Italia dei Valori si oppone a questa politica di Pdl e Lega proponendosi come vera alternativa di Governo.
Per leggere l'articolo de www.lavoce.info da cui sono tratti i dati clicca qui.

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